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Lotta alle zanzare – Ma i Dipartimenti di Prevenzione (alcuni) e le Amministrazioni Comunali (alcune) in Veneto sanno sempre quello che fanno?

Le zanzare sono degli insetti le cui punture risultano fastidiose, molto fastidiose per alcuni di noi. In alcuni casi, molto rari, per fortuna, almeno alle nostre latitudini, possono anche trasmettere malattie molto pericolose, in genere causate da virus (Dengue, West Nile, Chikungunya ecc). La malattia più nota è probabilmente la malaria, che comunque è un problema di sanità pubblica di interesse minore, almeno per noi. Le malattie trasmesse da questi insetti fastidiosi sono note anche come Arbovirosi (da Arbovirus, termine inglese che sta per Artopod Borne Virus o virus trasmessi dagli artropodi, come tecnicamente possono essere definite le zanzare e altri insetti).

Retrone, VIcenza, cartello che avvisa l'avvenuto trattamento con sostanza chimiche, le permetrine, anti zanzare
Avviso affisso dopo il trattamento antizanzare con adulticidi (permetrine) in un’aaarea verde del Comune di Vicenza). Non ci è noto se in quel sito fosse stato dimostrato con le metodiche opportune un eccesso di zanzare né da chi il monitoraggio sia stato eventualmente effettuato.


Per contrastare la diffusione delle zanzare e delle arbovirosi è stato elaborato un Piano nazionale di Prevenzione, Sorveglianza e Risposta delle Arbovirosi (PNA) 2020-2025, recepito dalla Regione Veneto  con DGR n. 207 del 18.02.2020 che detta le linee guida per la lotta alla zanzare. Oltre a molte indicazioni e consigli utili che ogni cittadino e le istituzioni debbono attuare come prevenzione della diffusione delle zanzare, sono previsti anche trattamenti con molecole varie in grado di uccidere gli insetti adulti (i cosiddetti trattamenti adulticidi) e i trattamenti “larvicidi” volti ad eliminare le uova e le larve prima che si sviluppino in forme adulte. I trattamenti larvicidi utilizzano prodotti di origine biologica, per esempio la tossina del Bacillus subtilis, e sono considerati molto meno tossici per l’ambiente e la salute umana. I trattamenti adulticidi, al contrario, utilizzano quasi sempre piretroidi, composti chimici di sintesi derivati dalle piretrine. Le piretrine sono molecole naturale, prodotte da molti fiori e piante, per esempio i crisantemi, proprio per proteggersi da insetti dannosi. Le piretrine hanno una persistenza nell’ambiente molto breve, cioè si degradano rapidamente e pertanto, risultano poco tossiche. I piretroidi, al contrario, sono stati sintetizzati dall’uomo, proprio per aumentarne la persistenza, la durata, cioè, e la tossicità. I piretroidi, le cui molecole più note sono la deltametrina, la permetrina e la palletrina,  sono classificati come interferenti endocrini, come le PFAS per intenderci, e per alcune di esse c’è il fondato sospetto che siano cancerogene. Tant’è che la IARC (Internationa Agency for Research on Cancer) di Lione, ha avviato una procedura per il riesame del giudizio della cancerogenicità della deltametrina, attualmente  considerata un possibile cancerogeno o 2b, che dovrebbe passare almeno nella categoria 2a, cioè cancerogeno probabile.

Per tornare alle zanzare, il PNA stabilisce delle limitazioni all’utilizzo dei trattamenti adulticidi e ribadisce che la preferenza debba essere rivolta ai trattamenti larvicidi, i quali, “ In presenza di elevate densità di zanzare e di emergenze sanitarie, dovranno essere potenziati attraverso trattamenti larvicidi supplementari; inoltre, si potrà ricorrere all’uso focale di adulticidi, in caso di necessita ed in maniera circoscritta, in accordo con le Autorità sanitarie competenti, come raccomandato dall’OMS”. Ancora, le linee guida regionali relative al “Piano Aziendale di attività annuale per il controllo dei vettori” e le Linee generali per gli interventi di disinfestazione ordinaria contro le zanzare, di cui alla DGR n.12 del 12/01/2021 e successive modifiche di cui all’allegato A della DGR n.100 del 7/2/2022, affermano chiaramente che i trattamenti adulticidi antizanzare non sono programmabili.

 Pertanto, i trattamenti adulticidi possono (e non devono obbligatoriamente) essere utilizzati solamente di concerto con le Autorità sanitarie quando concorrano due requisiti: una comprovata elevata densità di zanzare e un’emergenza sanitaria. In via del tutto eccezionale, il PNA prevede l’uso degli  adulticidi in caso di un elevato numero di zanzare e, comunque, i trattamenti devono essere “focali”, cioè limitati alla sola zona identificata come  a rischio e non a tappeto, in tutte o quasi  le aree verdi di una stessa circoscrizione come stanno facendo, per esempio, a Vicenza città.

 I trattamenti adulticidi programmati a base dei pesticidi attualmente autorizzati, in questo caso stabiliti addirittura anni prima su estese zone di suoli e edifici pubblici, sono inefficaci, inutili, pericolosi per la salute umana e per la biodiversità del pianeta. Si traducono inoltre in uno spreco di danari pubblici.

 In Veneto esiste una situazione per così dire a”macchia di leopardo”, per usare un’espressione orrenda ma in voga. Esistono comuni virtuosi, Per esempio Padova e Sarego, dove il PNA e le linee guida sono applicate e dove i trattamenti sono essenzialmente larvicidi. Da informazioni personali, sembra che nel comune di Padova, in due anni i trattamenti adulticidi siano stati ridotti del 90%, con evidente vantaggio per la salute umana e ambientale e, forse, anche delle casse comunali.

In altri, per esempio, nel Comune di Vicenza, sembra di essere in un altro mondo, i trattamenti adulticidi sono effettuati periodicamente, in molte aree pubbliche e private, spesso frequentati da bambini (asili nido), secondo un calendario stabilito mesi prima e non a richiesta, in caso cioè di effettiva necessità.

Dopo richiesta di chiarimenti, il Comune di Vicenza ha affidato la sua  risposta all’avvocato che, in modo cortese mi ha fornito una risposta molto ambigua, di cui vi darò conto in un post successivo, nella quale si dice che il trattamento è stato deciso di concerto con l’AULSS8 Berica.

Se fosse vero, si tratterebbe di un fatto gravissimo, assolutamente contrario alla tutela della salute pubblica e alla normativa vigente. Sto cercando di entrare in possesso della documentazione a corredo delle affermazioni del legale del Comune di Vicenza, ma è molto, molto difficile ottenerla, anche perché, secondo voci di corridoio, non esisterebbe nulla di scritto.

Vi terrò informati.

Ne frattempo, qualora vedeste affissi nel vostro comune manifestini simili a quello della foto in oggetto, vi prego di inviarmeli.

Continuate a seguirci, o state con noi, come direbbero in tivvù prima della pubblicità. Questo è il primo di una serie di articoli nei quali approfondiremo varie problematiche connesse alla lotta agli insetti considerati dannosi o fastidiosi.

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2 commenti

    1. Grazie per l’aggiornamento sulla situazione in Lombardia. Sono d’accordo con lei che concedere ai privati di spargere iù o meno sostanze tossiche rappresnti un grave pericolo per la salute pubblica. Purtroppo finora l’esposto in >Procura non ha avuto alcun seguito, ne la notizia dell’iniziativa è stata riportata dai giornali locali più lettti, peresempio il Giornale di VIcenza.

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