Quindi la Regione Veneto non ha fatto altro che eseguire le “indicazioni” sui PFAS impartite da altri. E sulla tempestività dell’azione dissento compleamente, se ad oltre 5 anni dalla scoperta del bubbone, ancora vaste zone del Veneto ricevono acqua potabile con concentrazioni di PFAS che in alcuni stati degli USA sarebbero considerate tossiche, mangiano alimenti prodotti nelle zone contaminate anch’essi tossici qualora fossero appicati i nuovi standard sulla TDI contenuti nella bozza dell’EFSA
PFAS
GenX dall’Olanda nelle falde di Trissino. Perché si grida allo scandalo?
Il GenX è uno dei 4730 composti della famiglia dei PFAS ufficialmente riconosciuti dall’OECD in uno studio recente. Fu introdotto qualche anno fa dalla DuPont per il sostituire il PFOA nel processo di produzione delle pellicole antiaderenti al Teflon da applicare sulle pentole e di numerosi altri prodotti di consumo e utilizzo quotidiano. Definito dalla DuPont come dotato “di un profilo tossicologico più favorevole” in realtà ha le stesse proprietà chimico-fisiche di tutti gli altri PFAS: è tossico, persistente, si accumula negli orgnismi viventi . Ancor prima che la EPA americana ne autorizzasse la commercializzazione e la FDA il suo utilizzo per i contenitori per alimenti, la DuPont aveva condotto studi negli animali di laboratorio che ne attestavano inequivocabilmente la cancerogenicità. Sappiamo che la DuPont inviò fra il 2006 e il 2013 all’EPA almeno 16 documenti in cui si descrivono gli effetti tossici osservati negli animali nutriti con GenX: oltre a vari tipi di cancro, anche danni al fegato, alterazioni del colesterolo, basso peso alla nascita ecc. Come si vede sono gli effetti tossici tipici dei PFAS. (altro…)
Plasmaferesi per i PFAS – Paradigma dei danni dell’ingerenza politica nelle questioni di sanità pubblica
La decisione della Regione Veneto di sospendere l’erogazione della plasmaferesi e lo scambio plasmatico ai soggetti con elevate concentrazioni di PFAS ha suscitato numerose reazioni e lasciato nello sconforto i soggetti che si erano già sottoposti alla procedura e quelli che erano in lista d’attesa. La sospensione è stata decisa in seguito alle dichiarazioni del …
Plasmaferesi e PFAS: procedura rischiosa, forse inutile. Lo dice anche il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità
La Giunta Regionale del Veneto con la deliberazione n.851 del 13 giugno 2017 [1] dal titolo Approvazione II livello del “Protocollo di screening della popolazione veneta esposta a sostanze perfluoroalchiliche” e del “Trattamento di Soggetti Con Alte Concentrazioni di PFAS” pubblicata sul BUR del 14 luglio 2017 ” ha stabilito i criteri in base ai …
Dottore, ho fatto gli esami per i PFAS nel sangue. Cosa vuol dire?
Sempre più spesso ricevo richieste di commenti sui risultati del dosaggio dei PFAS che tante persone si stanno facendo fare in privato. Premesso che sconsiglio vivamente di spendere soldi inutilmente per farsi fare questi esami (io non li ho fatti per esempio e non li ho fatti fare a nessuno dei miei familiari), d’ora in …
I nuovi limiti dei PFAS in Veneto, uno specchietto per allodole
Uno specchietto per le allodole, o una trappola per gonzi, è la prima cosa che ho pensato dopo aver letto i roboanti comunicati stampa della Regione Veneto e gli annunci radiotelevisivi che hanno rilanciato la decisione della Giunta Regionale del Veneto di abbassare i limiti dei PFAS. Tali limiti sono stati dapprima sono stati definiti …
Come ti scelgo i nuovi limiti sulle PFAS in Veneto? A spanne
Il presidente della Regione Veneto in una recente intervista[1] avrebbe dichiarato di “aver fissato spannograficamente questi limiti”, riferendosi ai nuovi limiti sulle concentrazioni di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) che sarebbero di prossima introduzione. Secondo il Vocabolario della lingua italiana Treccani, è la spannometria s. f. (scherz. iron.) Il metodo di fare calcoli a spanne, senza basarsi …
Lettera sulle sostanze perfluoroalchiliche in Veneto pubblicata da Epidemiologia e Prevenzione
La Rivista italiana più imprtante di epidemiologia, Epidemiologia e Prevenzione, ha pubblicata una lettera di cui sono primo autore dal titolo “Inquinamento delle falde acquifere da sostanze perfluoroalchiliche in Veneto: un nuovo caso Seveso?Perfluoroalkyl substances in groundwater in Veneto Region (Northern Italy): a new Seveso case? di Vincenzo Cordiano,Matteo Storti,Edoardo Bai,Paolo Crosignani