Sempre più spesso ricevo richieste di commenti  sui risultati del dosaggio dei PFAS che tante persone si stanno facendo fare in privato. Premesso che sconsiglio vivamente di spendere soldi inutilmente per farsi fare questi esami (io non li ho fatti per esempio e non li ho fatti fare a nessuno dei miei familiari), d’ora in poi non risponderò più in privato a richiesti del genere, anche perché non ho proprio il tempo per star dietro a ogni singola richiesta.

Posto qui una rispsota che ho dato ad un mio amico la cui figlia ha 12 ng/g di PFOA e 5 ng/g di PFOS, con valori più inferiori per glli altri pfas.

Carossimo, grazie per la fiducia, innanzitutto. Cosa vuoi che ti dica?

Certamente i pfas ci sono nel sangue, anche se non in concentrazioni altissime. Quello maggiormente rappresentato è il pfoa, come c’era da aspettarsi viso che la miteni (e pima la RIMAR) l’ha prodotto per oltre 50 anni e chissà quanto ne hanno buttato in giro le concerie e altre industrie.

Ripeto non sono valori altissimi, sono valori di “poco” superiori, per quanoto riguarda il PFOA, rispetto al valore massimo di circa 8 ng per grammo di sangue che è stato trovato in Italia in soggetti residenti lontano da fonti di contaminazione. Il fatto che siano più alti di questo valore può significare che lei è stata esposta a queste sostanze attraverso varie possibili vie (acqua, alimenti, aria, polveri di casa, oggetti di uso quotidiano).

Volendo cercare di eliminarle il più velocemente possibile l’unico modo è ridurre il più possibile a zero il contatto con queste sostanze, cosa più facile a dirsi che a farsi, anche perché non possiamo sapere se quello che compriamo contiene o meno queste sostanze.

Questi livelli sono pericolosi? Non mi è proprio possibile dire se sì o no. Nessuno sa se esiste un valore minimo sicuro.

So però che illustri scienziati sostengono che il PFOA nell’acqua non dovrebbe superare il valore di 1 (uno) ng per litro e che i valori nel sangue dovrebbero essere meno di uno, loro dicono 0,1 ng per millilitro (o grammo di sangue) e tua figlia ne ha 12, cioè 120 volte di più rispetto a questo valore che viene considerato abbastanza (non completamente) sicuro. Puoi controllare qui la traduzione dell’articolo del professor Grandjean che è in inglese e si può scaricare dal link indicato, un sito da me curato.

http://www.nopops.it/2014/12/la-tossicita-a-carico-del-sistema-immunitario-nei-bambini-potrebbe-osservarsi-anche-a-concentrazioni-di-pfas-nellacqua-potabile-di-un-nanogrammoml/#more-9015.

Anche scienziati tedeschi consigliano di non superare 2 ng/g per il PFOA e 5 ng/g per il PFOS.

Questi valori così bassi di PFOA e PFOS nel sangue dovrebbero proteggere praticamente tutta la popolazione anche da quegli effetti tossici che sono stati osservati in bambini nati da madri che avevano valori nel sangue superiori a quelli appena descritti: alterazioni dello sviluppo osseo e anomalie del sistema immunitario, per esempio ridotta risposta ai vaccini e aumento del rischio di allergie e di asma.

E nel caso di coloro che hanno qualche patologia aggiungo: non è possibile dire se nel singolo caso un valore (basso o alto di PFOA) sia responsabile delle sue patologie, Certo nel caso di chi ha malattie autoimmuni, per esempio, a volte più di una, come si fa ad escludere che queste non siano comparse in età adulta perchè si è stati esposti fin da piccola a concentrazion di PFOA superiori a quelli ritenuti “abbastanza sicuri” dal gruppo del professor Grandjean e dagli esperti tedeschi?

(in questo caso il signore ha 27 ng di PFOa per grammo di sangue, cioè 270 volte superiori al valore di 0,1)

Ringrazio ancora per avermi confidato li suoi problemi personali e le invio i miei migliori auguri

VC

PS

Dimenticavo di chiarire perché non ritengo utile farsi il dosaggio dei PFAS. Primo perché  si troveranno almeno nel 99% dei casi; poi qualsiasi il valore trovato, non si può assolutmaente (se diverso da zero) se si può stare tranquilli. Queste sostanze possono provocare guiai anche a concentrazioni bassissime, D’altro canto ci sono persone con valori veramente alti (anche 700-800 ng/gr di PFOA) o gli operai della MIteni con define di migliaia di ng/g che stanno apparentemente benissimo. Pertanto è impossibile dire nel singolo caso se una malattia dipenda dai pfas o fare previsioni per il futuro.

Poi, non ci sono farmaci  o procedure non farmacologiche in grado di eliminare rapidamente dal corpo i PFAS. Pertanto nel caso di positività per i PFAS (con o senza altre anomalie associate) non c’è nulla da fare se non le stese cose che bisognerebbe fare indipendentemente dai pfas, se si ha a cuore la propria salute: non fumare, non mangiare troppi grassi, non ingrassare, o dimagrire se si è in sovrappeso, fare almeno 20-30 minuti di attività fisica di moderat aintensità, non bere smodatamente alcolici, ecc ecc. E soprattutto stare il più possibile alal larga dai PFAS: non bere acqua contenente più di un ng/litro di PFOA, non mangiare alimenti contmaianti, non respsirare aria contaminata, in casa e fuori, non adoperare oggetti che contangano PFAS.

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2 commenti

  1. Buonasera dottore, ho letto il suo articolo ed ho capito che dobbiamo ammalarci ” da eventuali effetti collaterali da Pfas ” senza poter far niente. É una magra consolazione ma la crida realtà, dal momento che queste sostanze si trovano praticamente dappertutto, dai detergenti agli alimenti oltre che nell’acqua.
    Seguirò il suo consiglio di non fare alcun esame. Impazzirei.
    Grazie e buona serata.

    1. Nella vita non esistono certezze a parte la morte, ma chi si affida a Dio è tranquillonnonostante le circostanze vogliano mettere agitazione, perché sa che Lui si prende appieno cura dei Suoi figli.
      Poi, per chi l’ha accettato nel proprio cuore, sa che dopo la morte c è la vita in Lui, dove non ci sarà più nessun dolore. Dio ti benedica e ti guidi sulla Sua strada e sarai più sereno…nonostante tutto!

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